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Viaggiare è una delle mie più grandi passioni.
Chi mi conosce sa quanto io sia organizzata nel lavoro, ma nella vita privata… beh, diciamo che regna il caos! Non amo pianificare troppo, preferisco seguire il mio istinto.
I weekend, i viaggi… mi piace decidere all’ultimo, assecondando il mood del momento. E sì, sono anche meteoropatica (uno dei motivi per cui ho scelto di lasciare il Belgio).
Quando penso ai viaggi più belli che porto nel cuore, tutti hanno una cosa in comune: gli imprevisti.
Non c’è niente da fare, il viaggio perfetto per me è quello avventuroso, poco organizzato, con un tocco di imprevedibilità che mi fa sentire viva.
Ed è da un po’ che non ne faccio uno. Onestamente? Mi manca.
Ora che sono mamma da quasi due anni, mi ritrovo a riflettere su quanto il mio lavoro mi permetta di viaggiare più di prima.
Ma (sì, c’è un MA).
Viaggiare con una bimba piccola, e magari da sola—perché mio marito lavora in ufficio ed è spesso via per lavoro—non è così semplice.
Parliamoci chiaro: partire per l’Africa, l’India o il Sud-est asiatico con una bambina non è una decisione immediata. Eppure, ogni volta che vedo profili di nomadi digitali in giro per il mondo, mi viene voglia di prenotare due biglietti e partire.
Poi però entra in gioco la razionalità, con la sua lista infinita di motivi per cui sarebbe meglio aspettare, restare nella comfort zone, non rischiare.
Eppure il mio cervello non si ferma mai, e i miei pensieri continuano a girare, a immaginare, a cercare alternative.
E così voglio condividere con te questa riflessione che mi accompagna da giorni.
Ma prima, una doverosa premessa:
Questa è la mia esperienza. Ogni mamma ha il suo vissuto, le sue priorità e il suo modo di vivere la maternità.
Lavorare e Viaggiare con i Bambini: Un’Idea Impensabile?
Se sei una mamma freelance, probabilmente ti sei chiesta se sia davvero possibile conciliare lavoro, figli e viaggi.
Lavorare da remoto regala una libertà impagabile, ma quando si è genitori, le sfide si moltiplicano.
- Gestire tutto da sole
- Trovare il tempo per lavorare senza trascurare i bambini
- Organizzare viaggi stimolanti per loro, ma sostenibili per te
È davvero fattibile?
E se ci fosse un’alternativa?
E Se…?
Immagina un viaggio in una destinazione adatta ai bambini, ma anche abbastanza “wild” e connessa per permetterti di lavorare qualche ora al giorno.
Immagina giornate in cui riesci a dedicarti al tuo lavoro senza sensi di colpa, perché i tuoi figli stanno vivendo un’esperienza straordinaria, accuditi da educatori qualificati, mentre tu recuperi spazio per te stessa.
Immagina di affrontare un viaggio lungo con la consapevolezza di non essere sola. Di condividere questa esperienza con altre mamme che comprendono le tue sfide, i tuoi dubbi, le tue emozioni.
La verità è che non siamo destinate a essere sole.
Non siamo destinate a restare a casa, frustrate, sentendoci “in ritardo” o meno coraggiose rispetto alle mamme che vediamo sui social, quelle che sembrano pronte a partire senza esitazione.
Se viaggiare è sempre stato il tuo fuoco, la tua costante, ma ora ti senti bloccata, voglio chiederti:
Ti Riconosci in Questa Visione?
Se queste parole hanno acceso una scintilla dentro di te, se hai mai desiderato un modo diverso di viaggiare con i tuoi figli senza rinunciare alla tua indipendenza professionale, lascia un commento qui sotto o scrivimi in privato.
Chissà… magari c’è qualcosa di nuovo all’orizzonte.
Con questa riflessione, ti lascio il tempo di far sedimentare l’idea.
E se conosci mamme freelance a cui potrebbe interessare, condividi questo articolo con loro.
Intanto ti abbraccio e ti ringrazio per essere arrivata fin qui.
Con affetto,
Leila


